Sono tante le isole che punteggiano la Laguna Veneta. Te ne raccontiamo quattro, scelte fra le nostre preferite. Colori, storia, architettura, specialità locali: un'esperienza unica per vivere la laguna nel suo animo più profondo.
Il nome di Murano è legato all'arte del vetro soffiato. Il Museo del Vetro è l'attrazione maggiore dell'isola. La sua collezione include creazioni artistiche e cimeli di tutte le epoche, dai primi secoli dopo Cristo al Novecento. Una curiosità. Nel Libro d'Oro della Magnifica Comunità di Murano sono scritti i nomi delle famiglie muranesi, custodi dell'arte vetraria e fondatrici delle fabbriche di vetro più note al mondo. Sull'isola puoi visitare anche il Duomo di Santa Maria e Donato, risalente al VII secolo, e il faro, realizzato in pietra d'Istria.
Isola dei colori, Burano è nota per le sue case dalle tinte vivaci e per la lavorazione ad ago del merletto. In realtà, il centro abitato si estende su ben quattro isole, nella parte settentrionale della Laguna di Venezia. La sola piazza di Burano è Piazza Galuppi, dove si affacciano i ristoranti tipici e i negozietti di souvenir. In una dimora gotica accanto al Palazzo del Podestà, puoi visitare il Museo del Merletto: raccoglie oltre duecento esemplari unici della collezione della scuola locale. La casa più colorata di Burano? È quella di Bepi Suà, appena dietro alla piazza. Altre abitazioni dalle tinte vivaci sono a Via Giudecca, Via San Mauro e Via San Martino Sinistro. Mentre a la Pescarìa Vecia, la vecchia pescheria del paese puoi trovare tramonti da togliere il fiato: è il luogo preferito dai fotografi e dalle coppie romantiche! Una sosta golosa? Le osterie di Burano servono il risotto di gò, il piatto tipico dell'isola, e il Bussolà, il dolce buranello per eccellenza.
La amò Ernest Hemingway. Torcello spunta a nord di Burano: è un piccolo rifugio per viaggiatori in cerca del bello. L'isola conta una ventina di abitanti, ospitati in antiche case coloniche e minute fattorie didattiche, ed è ricca di tracce dell'età bizantina; fra queste, la Chiesa di Santa Fosca e la Basilica di Santa Maria Assunta. A metà del viale che conduce alla piazza e costeggia il rio maggiore, incontrerai il Ponte del Diavolo, il tipico ponte veneziano senza parapetti. Il viola è il colore di Torcello. È il viola dei carciofi, coltivati negli orti dell'isola, e dei fiori di cardo, che sbocciano in estate, insieme al limonium e ai fiori di barena.
Fra le isole della Laguna, quella di Pellestrina è la più vicina a Chioggia. Pensa alla Venezia più verace, ma in miniatura, con calli e campielli. Il mare s'intreccia con la terra ferma in un dedalo di canali e s'intrufola fra le case variopinte, strette l'una all'altra. Pellestrina è un'isola di pescatori e di merlettaie - fin dal Quattrocento. La Strada Comunale dei Murazzi percorre l'isola per tutta la sua lunghezza e termina sulla punta meridionale, là dove i murazzi del Settecento, in pietra d'Istria e ornati di fregi, lapidi e capitelli, dividono l'acqua dell'Adriatico da quella della Laguna. Oltre la linea dei murazzi, spunta Chioggia. Unita a Pellestrina è la riserva naturale Ca' Roman, dimora del gabbiano reale, del martin pescatore, oltre che di falchi, gabbiani corallini e di tanti altri volatili.
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